Saranno famose … intervista a me stessa

persona che sorride

Saranno famose … intervista a me stessa

Ho scelto di fare interviste a creative perchè credo nella condivisione e mi piace far conoscere chi con arte e passione crea belle cose.

Ma poi capita che per caso ti arriva un messaggio su Instagram da una certa Cristiana, che manco conosci, e che ti propone un’intervista per una testata giornalistica online della mia città. Tentenno un po’ ma poi accetto curiosa e l’altro giorno ci siamo incontrate.

Il risultato è in questo articolo di cui ti faccio il copia e incolla ma se vuoi vedere l’originale e leggere le altre interviste che Cristiana ha fatto ti lascio qui il link.

 

La mia intervista

 

“Quando mi porge una delle sue scatole pop-up (Explosion Box per i più tecnici) ho un sussulto, che solo chi è feticista della carta, come me, può capire. L’esterno è di cartoncino verde prato, la texture è martellata, leggermente zigrinata. Stride sordamente sotto le unghie. I bordi sembrano fermati con il filo. Le cuciture mi ricordano quelle delle borse di Hermès, brevi e perfettamente allineate lungo il bordo. In realtà è tutto incollato e non ci sono fili, solamente scomparti a triangoli precisi, degni di un architetto, appunto.

Simonetta Viazzi, 53 anni: “Ho una laurea in Architettura, ma non ho mai praticato. Ho lavorato per un certo periodo alla ASL, poi in Comune. Sempre a tempo determinato. Poi sono diventata troppo vecchia per i nuovi contratti e ho fatto la mamma a tempo pieno. O quasi, insomma. Per diletto mi dedicavo al découpage e adesso eccomi qua”. Siamo sedute ad un tavolo che, per i miei canoni, è ordinatissimo. Qualche quaderno e del materiale da lavoro. Il plotter su una sedia e sul mobile lungo la parete le sue creazioni. “Scusami per il disordine”. Vorrei vedesse la mia scrivania, che poi sarebbe il tavolo da pranzo, ma non mi dilungherei.

“Sono cresciuta circondata dalla carta. Da piccina disegnavo, ritagliavo e incollavo e, quando non lo facevo, sfogliavo le riviste che la mia nonna vendeva nella piccola edicola del paese. Bastava che fosse carta. Ho ripreso in mano i fogli al liceo artistico e poi alla facoltà di architettura. Inoltre avevo un padre che rilegava libri e lasciava che lo guardassi e mi perdessi in quel lavoro meticoloso e preciso. Un lavoro che avrei sempre voluto fare, ma che non mi è mai stato insegnato. Mio padre credeva che non avrei avuto futuro se mi fossi dedicata a quello. Probabilmente, adesso, guardandomi sorride”

Simonetta è una hobbysta in divenire. Aggiornatissima sulle strategie di comunicazione, seguendo gli insegnamenti di Gioia Gottini (Personal Coach per l’imprenditoria al femminile ndr) si schiarisce le idee e dai primi passi su instagram con creazioni all’uncinetto e carta, passa alla carta a tutto tondo. E arrivano le prime soddisfazioni. Le sue “Explosion Box” riscuotono molto successo.

“Ho parecchie richieste di personalizzazione, soprattutto per le Box ambientate, come le chiamo io. Ricreo la tua casa nella scatola. Certo, solo una stanza, ma la arredo proprio come mi chiedi tu”. Togli il coperchio alla scatola, le pareti cadono e si aprono a bellissimi salottini, elegantissimi fiori, bizzarri biglietti di auguri oppure oroscopi esclusivi. Ogni parete ha una sua funzione. Difficile descriverne la bellezza. Molto più semplice guardarle, tenendole tra le mani e toccandole.”

 

 

 

 

 

Dopo questa parentesi di autocelebrazione riprenderò dal prossimo mese con le interviste alle amiche creative! Ne vedrete delle belle

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