La stanza dei colori e la forza della creatività

La stanza dei colori e la forza della creatività

Quante di voi vorrebbero avere una stanza dei colori?

Io ne impazzirei lo so 😍

Ma perché ti parlo di una stanza dei colori?

Perchè qualche sera fa mio marito mi ha detto “Ho scelto un film per te …” e io ora voglio farlo conoscere anche anche a voi perchè è un film bellissimo che parla di colore, di donne e di creatività

Se hai NowTV o Sky lo puoi cercare e vedere, credimi ne vale la pena

The Colour Room (questo è il titolo originale) racconta la storia di una ceramista realmente vissuta in Inghilterra negli anni ’20: Clarice Cliff, donna talentuosa ma anche emancipata, anticonformista, che non sempre sta alle regole ma le rompe proprio per dar sfogo al suo talento e alla sua creatività.

Nel film, di cui non ti voglio raccontare la trama perché spero riuscirai a vederlo, si parla sia della sua vita personale, della sua carriera in una fabbrica di ceramiche ma anche del forte impatto sociale di un certo modo di vivere e di porsi rispetto a una società dove gli uomini sono ancora protagonisti.

Clarice Cliff rompe ogni schema e capisce che i prodotti che crea sono pensati per le donne ed è a loro che, diversamente da quello che veniva fatto fino a quel momento, si rivolge portando al successo la sua tecnica fresca e colorata. La sua linea Bizarre, prima poco apprezzata, diventerà un successo personale ma anche di tutte le donne che hanno creduto nel suo progetto.

 

 

 

Trovo che questo tipo di figura femminile sia fortemente ispirante e quando ne trovo di così potenti mi piace condividerle con voi. Ti ho già parlato di Artemisia Gentileschi  e di Maudie Lewis e ora la scoperta di Clarice Cliff è stata veramente piacevole.

Riuscire a trasformare la propria creatività in un lavoro e diventare famosi per quello non è da tutti; trovare il coraggio di rompere schemi e barriere come ha fatto Clarice è ancor più da pochi e per l’epoca se a rompere questi schemi era una donna era ancora più raro e ancor più difficile il fatto che riuscisse ad avere il successo che si meritava. Perché diciamolo era proprio brava con il pennello, aveva intuito, aveva capito che bisognava seguire i tempi e non fossilizzarsi in schemi sicuri ma osare di più e soprattutto parlare direttamente a chi avrebbe comprato o usato quel prodotto e non a professoroni bigotti che non vedevano al di là del proprio naso.

Questo ci fa capire come la creatività non deve avere i limiti imposti dalla società, dal ‘si è sempre fatto così’, ma bisogna osare, sperimentare continuamente alla ricerca di nuove forme, di nuove combinazioni, di nuove opportunità.

Opportunità che bisogna a volte avere il coraggio di afferrare a dispetto di tutto e di tutti.

 

 

Le immagini usate in questo articolo sono state prese dal sito https://www.claricecliff.com/home
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